Come impiegare la liquidità in eccesso sul conto è una domanda da un milione di dollari... o di euro.
Questa, infatti, è la soglia oltre la quale i soldi dei correntisti di Unicredit potrebbero essere gravati dai tassi negativi. Ma anche altre banche hanno già fatto riferimento a prodotti sostitutivi del conto per investire le giacenze.
In ogni caso, è da un po’ di tempo che esiste il problema di come impiegare il contante che deve essere prontamente disponibile, possibilmente senza rimetterci. L’applicazione di tassi negativi non farebbe che aumentare l’erosione già operata sui risparmi fermi in conto dalle spese, dall’inflazione e dalle imposte.
Fondi, Etf e BoT inefficaci nel breve
«Tenere liquidità non è più una decisione di investimento - afferma Marcello Rubiu, partner di Norisk -, è una scelta tattica. Gli Etf e i fondi monetari oppure gli obbligazionari a breve termine non risolvono il problema dei rendimenti sottozero: i titoli sottostanti, come i BoT a un anno per esempio, hanno tassi negativi e per evitare che le somme investite diminuiscano anziché aumentare bisogna sperare che i tassi scendano ancora di più, perché vuol dire che salgono i prezzi e c’è un guadagno in conto capitale. Ma anche in questo caso, i rialzi potrebbero non essere sufficienti a coprire i costi. L’unica soluzione è allungare la durata dell’investimento. Se si guadagna con un fondo a breve termine, è probabile che il gestore stia prendendo rischi sgraditi».
L'assegno circolare è contante
È un espediente per sottrarre il denaro in conto corrente alle imposte, alle commissioni o alle pretese di terzi. Non hanno costi, ma non sono esenti dall’inflazione, oltre che essere utilizzabili solo per intero.
Cassette di sicurezza, una soluzione temporanea
Non sono un’alternativa duratura al conto per vari motivi, a partire da fattori logistici. «Hanno un costo - commenta Paolo Cardenà, private banker-, perché per assicurare un milione di euro si pagano circa 6mila euro. Come se fossero soggette a un tasso negativo dello 0,6%. Poi, bisogna stare attenti a quando si fa emergere il denaro e lo si deposita in conto, perché potrebbe innescare controlli fiscali e di antiriciclaggio». Anche per Gianni Lupotto, ad di Alfa Scf, «le cassette sono soluzioni a rendimento zero che comportano i costi di noleggio. Possono essere utili come soluzioni di emergenza ».
Pronti contro termine avari
Il pronti contro termine è un vecchio strumento che attualmente arriva appena a sfiorare lo 0,4%. Consiste nell’acquisto di un titolo da una banca, a cui lo si rivende dopo un certo numero di mesi a un prezzo prefissato che include un interesse. «Però - spiega Cardenà - i pronti/termine non sono un’alternativa strutturale alla gestione della liquidità. Hanno durate molto brevi, sono difficilmente replicabili e spesso sono strumenti civetta per veicolare i risparmiatori su altri prodotti. Con in tassi compressi, il sottostante deve spostarsi su emissioni rischiose per avere discreti ritorni». Lupotto è altrettanto prudente:«Alcune banche offrono pronti contro termine con rendimenti allettanti per brevissimi periodi. Però, a meno di operazioni promozionali sottocosto, i titoli sottostanti sono rischiosi ed è il risparmiatore ad assumersi il rischio; per questo motivo non consigliamo queste soluzioni. Con i rendimenti dei BoT e dei BTp sotto zero fino a tre anni non ci sono operazioni remunerative a basso rischio e a breve termine».
Depositi e libretti sottozero
Anche i conti deposito e i libretti postali non offrono rendimenti sufficienti a coprire i costi, ad eccezione di qualche occasione promozionale, come quella della nuova banca Illimity - che propone l’1,25% sul conto deposito - o di Santander che dà lo 0,75% grazie all’intervento della società controllata che opera nel credito al consumo.
L’offerta di polizze
A chi ha liquidità sul conto sono talvolta proposte polizze vita o multiramo per superare il problema dei bassi rendimenti. Le polizze assicurative, però, presentano costi di ingresso e di gestione. Inoltre, sono di lunga durata, con qualche eccezione che dà la possibilità di riscatto senza penale dopo dodici mesi.
Da Il Sole 24 Ore del 22/10/19
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